venerdì 9 ottobre 2009

NON PARLARE AL CONDUCENTE (?)


Questa o.s. Cobas, non senza delusione e conseguente amarezza, si pregia segnalare nuovamente all’attenzione di questa Direzione alcune già note richieste di intervento su vari argomenti, sollecitate ben quattro mesi or sono, che a tutt’oggi risultano essere state disattese. A seguire, altre che nel frattempo si sono aggiunte:

• Abilitazione per gli usi consentiti dei collegamenti telefonici urbani per tutti i lavoratori;

• Connessione internet, per usi consentiti, per i lavoratori che ancora ne sono privi, alla pari di altre aree, altri uffici, altre amministrazioni;

• Adeguamento dell’organico della line di front-office onde impedire l’innesco di condizioni di mobbing relative a casistiche legate ai sovraccarichi di lavoro;

• Riorganizzazione unitaria e complessiva dell’organizzazione del lavoro invece di avvalersi ripetutamente della facoltà di conferire incarichi informali di breve durata “in attesa del nuovo assetto organizzativo” (con tutto ciò che da tale stato di incertezza consegue in termini di funzionalità degli uffici e dei servizi), procedendo nel frattempo a riorganizzazioni parziali con un sequel infinito di provvedimenti slegati che non permettono il controllo sinergico delle attività né la verifica periodica sulla rispondenza delle determinazioni organizzative ai principi di correttezza dell’azione amministrativa e la sua imparzialità e la rispondenza al pubblico interesse dell'azione amministrativa. Non risponde alle finalità indicate dall’art.97 Cost. (né ai criteri dettati dall’art.2, comma 1, D. Lgs. 165/2001) disporre del personale sulla base non di un disegno riorganizzativo fondato su oggettive esigenze e su criteri di buona organizzazione, bensì in relazione alla maggior “fiducia” riposta sul funzionario di turno. Non possono utilizzarsi atti organizzativi che rischiano di finire per attuare pratiche di mobbing o bossing che sono illecite di per sé.
• Riformulazione di alcuni servizi in corso di sperimentazione, p.es. quello di rilascio di copie sentenze digitalizzate, di cui non si riesce a cogliere alcuna valenza intrinseca se non come “riserva indiana” creata ad hoc;
• Attribuzione ingiustificata”temporanea o non” al personale, di mansioni superiori alla loro qualifica, senza che ricorra alcun elemento oggettivo e contrattuale che possa prevederne l’attribuzione. Ciò a nocumento del rimanente personale in tal modo discriminato e dei servizi più sofferenti (p.es. front- office) e a vantaggio di quelli meno critici (p.es autofunzionamento); Può risultare assai incerto il confine tra gestione flessibile delle risorse umane e il mero arbitrio: il superamento del c.d. “mansionismo” non può far dimenticare che la professionalità è un valore anche nel pubblico impiego (contrattualizzato e non); che i principi di correttezza e buona fede valgono anche in questo ambito e che, giova ripeterlo, ai sensi dell’art.5 D. Lgs. 165/2001 determinazioni organizzative e misure per la gestione dei rapporti di lavoro devono “assicurare l'attuazione dei principi di cui all'articolo 2, comma 1, e la rispondenza al pubblico interesse dell'azione amministrativa.

• Disciplina anomala per il procedimento di concessione del congedo ordinario ( vedi l’obbligo illegittimo di anticipazione di 3 gg. per la richiesta, ecc.);

• Trattamento dei dati Sensibili e Personali: questa direzione non ha ritenuto dover mettere a conoscenza il personale dei nominativi degli incaricati del trattamento;

• Responsabile per la Sicurezza: dall’ 8 giugno c.a. a seguito della revoca del mandato al soggetto incaricato, non è stato più indicato alcuno a ricoprire tale figura nell’ufficio che a tutt’oggi ne risulta sprovvisto.

Questa o.s. è convinta che la Direzione nella sua conclamata rilassatezza, dovuta peraltro ad eventi contingenti e fortuiti che sfuggono ad una precisa volontà dilazionatoria, possa condividere le preoccupazioni dei lavoratori nel comune interesse di perseguire una politica gestionale non imbalsamata che valorizzi oltre all’efficienza e all’efficacia anche la salute e la sicurezza dei lavoratori stessi. Pertanto Le sarà grata se la stessa volesse assumere opportune e urgenti determinazioni rispetto alle problematiche evidenziate che a sommesso avviso di questa o.s. diventano sempre più indilazionabili.

Roma, 17 settembre 2009

p/ Cobas Pubblico Impiego
Angelo Daruni Ciaffi

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