martedì 14 aprile 2009

UN SUGGERIMENTO DA IKEA

Non sarebbe male se il nostro ufficio si affidasse a IKEA per farsi suggerire nuove idee per arredare i propri spazi di lavoro con razionalità o, meglio, con raziocinio.
Non ci riferiamo in questo momento all’ergonomicità degli arredi, per quanto una verifica su tale fattore porterebbe a risultati sconvolgenti, della serie: l’uomo che si adatta alla mobilia più strana e variegata anziché esattamente il contrario.
Il problema è a quanto pare la distribuzione degli arredi al personale che ha il sapore un paradosso della logica:
Il paradosso dell'infinito
Immaginiamo un ufficio con infiniti posti di lavoro. I posti sono tutti occupati, ma ad un certo punto entrano 10 nuovi lavoratori. Possono trovare posto? Sì, basta dire ad ogni lavoratore seduto di osservare il numero n della sua poltroncina e spostarsi in quella n+10. Poiché per ogni n esiste n+10 tutti troveranno posto ed in più si libereranno i primi 10 posti. Ma c'e di più: anche se fossero entrati 100 nuovi lavoratori avrebbero tutti trovato posto a sedere. Ma c'è di più: anche se arrivano non 10, non 100, non 1000, ma infiniti nuovi lavoratori, c'è ugualmente posto per tutti! Come? Basta dire ad ogni lavoratore seduto di osservare il numero n della sua poltroncina e spostarsi nel sedile 2xn. In questo modo vengono occupati solo i posti pari e si liberano tutti i posti dispari, che sono infiniti.

Dite che ci sarà una gran confusione? Si. A parte gli scherzi. La verità è che in quest’ufficio il paradosso possiamo riassumerlo nel fatto che c’è chi non ha nemmeno una scrivania, chi non ha neanche un’anta di un armadio; c’è chi deve sperare che non venga un collega per non restare in piedi nella stanza, mentre ci sono sezioni stracolme come magazzini con un surplus di due o più scrivanie inutilizzate. E’ l’eccezione o la condizione? Del resto cosa cambia: le parole finiscono tutte e due in –one. Il problema vero è dove vanno a finire diritto e dignità del lavoratore.


Nessun commento:

Posta un commento