venerdì 23 aprile 2010

Disprezzo!

Stimato Signore,
se sta leggendo questo mio scritto (voglia scusarmi per le sozzerie che vi sono contenute, ma del resto, penso che Lei si trovi a suo agio con queste cose) vuol dire che – a prezzo di immani sopportazioni – sono riuscito a farlo passare sotto le immondizie con il quale Lei tenta di sommergermi. Giunto a qualche giorno dal mio saluto a questo ufficio mi permetta di rimarcare che anche nella Ctp l’insulto aninimo è diventato il mezzo privilegiato di espressione e comunicazione dei codardi. E Lei alla pari di un provocatore di professione, come un corvo o uno scarabeo stercorario, o da membro onorario del Gruppo Trasversale dell’Insulto (se siete più di uno), agisce nell’ombra scrivendo sugli ascensori commenti anonimi ingiuriosi e irriguardosi all’indirizzo del mio operato sindacale e della mia persona. Potrei limitarmi a citare il detto popolare: “Lo dici quindi lo sei”. Nient’affatto. Confermando il massimo interesse per il Suo pur stupido intervento, rivendico il diritto di esprimere il massimo sdegno, rispettando, a differenza di Lei, i confini della volgarità. Insomma, non potendone fare a meno, userò le parolacce e gli insulti più appropriati all’occasione e al Suo Basso Profilo, cercando di non disturbare i linguisti.
Dunque, per non essere da meno e ovviamente scegliendo l’aggressione verbale per quella fisica, per amore di sintesi dedico a Lei, mio misterioso detrattore, il mio completo dizionario di insulti con l’auspicio che sia suonata per Lei l’ora dell’accettazione più o meno rassegnata. Noterà che è meno di quanto Lei potesse aspettarsi…ma capirà – ne sono certo - che questo è il mio estremo contributo alla Sua meschinità che non merita di essere ripagata che con questo completo elenco di improperi, che se non Le dispiace deve considerare tutti donati spassionatamente. Tuttavia sono convinto che anche essere insultato La fa sorridere felice e gioviale, considerando la Sua forte propensione alla truculenza.
Comunque grazie per aver scelto il mio sindacato per onorarLo con le Sue scritte non certo eroiche. Come Lei immagina – avendo sotto gli occhi il suo elaborato letterario (?!) – il mio è un sindacato immeritatamente famoso e Lei è l’illustre vittima dell’ennesima prova della mia cecità sindacale! Sia orgoglioso di essere dotato di tanta stupidità: Lei probabilmente è in esimia compagnia, e un giorno potrà dire e gridare forte che il mio profondo disprezzo è stata la molla che ha fatto definitivamente scattare la Sua “mediocrità”. Tutto parla bene di Lei: la sua indiscrezione, il suo Low profile, la sua natura inquinante per l’ambiente e soprattutto per le coscienze, rappresentano la ciliegina sopra quella succosa torta che è la sua personcina a modo.
Se poi ha tempo, prenda tutti i Suoi fogli scritti sugli ascensori e veda dove cacciarseli.
Per il Suo bene e con tutto il mio disprezzo.

Angelo Daruni Ciaffi

Nessun commento:

Posta un commento