venerdì 23 aprile 2010

Richiesta di Personale alla DGT

Al Direttore della Giustizia Tributaria
Dr.Fiorenzo Sirianni
Via Flavia, 93 – 00187 Roma

OGGETTO: Richiesta di Personale per la Ctp di Roma

Attorno alla Ctp di Roma è divenuta esplosiva una generale sensibilità verso le problematiche legate alla sicurezza sui luoghi di lavoro, intesa sia a livello strutturale, sia appunto a livello relazionale. In primis parliamo del problema della ristrutturazione dell’immobile di Galleria Regina Margherita meritevole di un’immediata liberazione dalle pastoie burocratiche. Sarebbe utile conoscere i tratti fondamentali connotanti la prospettata futura destinazione delle Commissioni Provinciale e Regionale di Roma.
Uno dei punti salienti alla base della conflittualità generatasi nella Commissione è il degrado dell’immobile e le ripercussioni di ciò a livello di salute e sicurezza. Ma questa O.S. denuncia anche una situazione di stress forzato sul posto di lavoro, in cui i lavoratori subiscono una situazione di conflitto costante che ha come conseguenza un effetto negativo nell’ambiente lavorativo, e oltre ad essere stressante, è caratterizzata anche da una durata eccessiva e pericolosa.
A tale proposito ci limitiamo ad osservare la annosa e più che mai nota alla S.V., conclamata sofferenza della Ctp di Roma dovuta al perenne stato di “sottodimensionamento organico”. Non si tratta di mistificare in cerca di facili e ingiusti pretesti! Certamente no. Nè fare le vittime di un'allucinazione collettiva, in cerca di cuccagne. Questa O.S. ritiene di testimoniare la presenza evidente di un disagio. I lavoratori della Ctp stanno effettivamente subendo sul lavoro un trattamento ingiusto, discriminante e lesivo. I lavoratori della Ctp infatti sono oggetto di uno stress che è forzato, cioè superiore a quello normalmente richiesto dalle loro mansioni lavorative e diretto nei loro confronti in maniera discriminante: sono i lavoratori Front-Office in sostanza, sono loro su cui ricade in massima parte il trattamento illecito e dannoso.
Tale stress deriva dall'eccesso del carico lavorativo a seguito di mancanza di risorse umane oltre che da carenze relative all’organizzazione del lavoro, al sistema informativo interno, a una gestione per forza spuntata se senza personale; questo può portare nel tempo a scarsa tolleranza nei confronti dello stress e delle tensioni e a sintomi generali di insoddisfazione con elevato assenteismo per malattia.
Tale situazione sarebbe identificabile come stress occupazionale, se non fosse per il particolare, cruciale, che tale trattamento discriminante si ripercuote per lo più sui lavoratori del front-office. Il loro caso è quello di trovarsi relegati in una situazione umiliante e là per forza di cose tristemente "dimenticati", e che da tale situazione riportano pesanti conseguenze, non solo a livello professionale, ma anche di salute, di autostima, di serenità familiare, di socialità, di qualità della vita in senso lato.
Siamo partiti dunque da questa realtà che si manifestava chiaramente davanti a noi capace per altro di causare gli stessi devastanti effetti sui lavoratori, sull'ufficio come ricaduta, sull’utenza inferocita dal disservizio. Assumendosi questa O.S il ruolo cruciale di salvaguardare i lavoratori da un danno esistenziale specifico, legato al decadimento della qualità di vita, a cui possono aggiungersi altri tipi di danno come quello biologico, qualora dalla situazione ne risulti compromessa la loro salute psicofisica nel caso in cui l’eccessivo carico di lavoro subito abbia avuto effetti deleteri in questo senso,

• Viste le numerose richieste di personale inviate dal Direttore della Ctp a questa Direzione DGT, rimaste insolute;
• Considerato che le agitazioni dei lavoratori, supportati anche da rsu e sindacati sui medesimi termini della questione, stanno raggiungendo una fase acuta e un atteggiamento apertamente conflittuale;
• Ritenuto che la misura di prevenzione, quale la mobilità interna del personale atta a riequilibrare l’organico e pertanto i carichi di lavoro dei vari settori, sollecitata dai lavoratori Front-Office e da questa O.S. Cobas P.I., se attivata da questa Direzione, non possa comunque considerarsi che una misura dovuta si ma efficace solo a breve termine,

questa O.S. crede sia necessario richiamare l’attenzione della S.V. perchè proceda all’assegnazione del personale richiesto, così da debellare possibili trasformazioni della situazione di sottodimensionamento organico non sanato in comportamenti mobbizzanti intervenendo prima dell'aggravamento dei comportamenti stessi e della comparsa degli effetti sulla salute dei lavoratori.

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Per opportuna conoscenza, si riporta a questo proposito la normativa vigente per la tutela del lavoratore di fronte a quanto possa aggredire e turbare la sua personalità morale:
La Costituzione: (art. 32) la salute è un diritto dell’individuo e della collettività, (art. 41) l’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
Il Codice Civile: (art. 2087), sulla tutela delle condizioni di lavoro. Richiama l’imprenditore “…ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”.
Il Codice penale, prevede sanzioni specifiche in caso di omissione dolosa (art. 437) e colposa (art. 451) di cautele contro gli infortuni sul lavoro; inoltre denuncia per “lesioni personali”, punisce con la reclusione da tre mesi a tre anni “chiunque cagiona ad alcuno una lesione personale, dalla quale deriva una malattiva nel corpo o nella mente” (art. 583) e punisce con l’arresto fino a sei mesi di reclusione chiunque “reca molestie o disturbo” a qualcuno (art. 660).
Il D.Lgs. 81/80 riguardante il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro: definisce che il datore di lavoro, nell’affidare i compiti ai lavoratori, deve tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza.

Roma, 8 marzo 2010

p/ Esecutivo Cobas Pubblico Impiego
Alessandro Giannelli

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